venerdì 28 dicembre 2007

venerdì 21 dicembre 2007

GLOBAL orgasm


global strullata dell'anno: una trombata collettiva alle 7 ora italiana. che poi,mi dico:per arrivare all'orgasmo alle 7 in punto a che ora si deve cominciare?


sabato 15 dicembre 2007

Prodi non fa la spesa

lui no ma noi si. e i ricatti continuano.

venerdì 14 dicembre 2007

che tempo (che) fa?

ma le previsioni del tempo non vanno più di moda? anche la trasmissione di Fazio,che aveva il dono di rendere divertente e assolutamente non noiosa una cosa come il meteo, non lascia più spazio ad una cosa che...a me è utile,più utile di tante altre scemenze televisive. impossibile sapere quale sarà il tempo domani,almeno impossibile saperlo con una certa sicurezza. sicuramente impossibile sapere quale sarà il tempo nella mia città: dopo il tg 3 va in onda lo sballo pomeridiano. quattro risate col cuore: la prima per la musichina stile ristorante cinese che orna una grafica da cartoon. la seconda per il linguaggio italiota che sembra prenderci tutti per scemi,con un uso strano della terminologia simil-scientifica: "cielo nuvoloso in un contesto asciutto" " temperatura fresca" (fresco:va bene se fossimo a giugno,ma ora,con vento gelido e temperature prossime allo 0,dire fresco è una presa per il culo! ma chi sei? un'eschimese stipendiato dal servizio meteo??). la terza risata è per il termine PREVISIONI: non prevedono nulla perchè alle 14,30 ti parlano del tempo della mattina. e il bello è che hanno pure il coraggio di sbagliare. guardo la tv e contemporaneamente fuori della finestra:incredibile!! non c'è un giorno in cui ci azzecchino!! la quarta risata è quella che mi faccio alla fine,perchè dopo tanti contesti asciutti, previsioni della mattina appena trascorsa, non ho ancora capito che tempo farà domani.
bè,aspetterò di saperlo...domani pomeriggio.

quelli che...il blog è pubblico però

fortuna che sto blog è pubblico ma non ha pubblico. fortuna che leggo anche di peggio in blog mooolto + frequentati. ma fortuna che le istruzioni dei blog non sono poi scritte in cinese. quindi se apri un blog e decidi di farlo privato o a invito, puoi farlo. sì,puoi farlo. ohhhhhh dico a te!!! a te che scrivi "solo per il tuo pubblico". a te che cerchi conferme tra i tuoi amichetti di rete. a te che ogni volta che starnuti sul tuo blog,che scrivi anche solo un ciao, ti aspetti commenti entusiasti dei tuoi fansssss. solo ed esclusivamente dei tuoi fansss. gli altri vaffanculo. ma scusa:ti sei accorto che il tuo blog è pubblico? io si. come ho imparato io a moderare i commenti possono farlo tutti,sicuro. e se mi scrivi oscenità improponibili non le pubblico,ok,ho almeno questa libertà. per il resto c'è libertà di parola. e non ci sono mille faccine,mille emoticons per far vedere che scherzi o che sei serio:tutto sta alla tua bravura nell'uso dell'itagliano s-corretto che fai.
ma mettiamo che vuoi parlare di te. se dai per scontato che i tuoi lettori son solo i tuoi fansss allora puoi omettere un casino di roba e andare al dunque,tanto loro sanno già il prologo e i primi capitoli e stanno solo aspettando l'aggiornamento.
me se il tuo cazzo di blog è pubblico allora FORSE anche il Signor Qualunque ha la facoltà di passare lì per una sbirciatina e ha pure (INCREDIBILE!!!) la facoltà di scriverti un commento. e di dirti che non ha capito una cippalippa. o no?
no.
o con te o contro di te. o sdolcinata approvazione o il taglio.

ok taglio.
non sono nessuno,non ho potere,non ho un grande nome. e soprattutto non sono un editore. non sono un giornalista. non sono un umorista. neanche uno scrittore di fama.
solo un morto di fame.
che si sfoga. almeno qui.

lunedì 10 dicembre 2007

l'estetica di luttazzi

"L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, porta a forme creative di espressione estetica."(wikipedia) .

luttazzi non è proprio un bel vedere. e secondo me(l'ho già scritto) manco un bel sentire.

uso abitualmente parolacce e espressioni forti,ma mai quanto lui. aldo grasso dice che ha esagerato. io dico che non è la prima volta che lo fa e accorgersi ora del suo linguaggio è solo di comodo. così come è comodo per lui avere questa censura,perchè ora ridiventa un martire.
non mi piacciono le censure. tanto non servono a nulla,ci son mille modi per far sapere agli altri cosa pensiamo. poi oggi come oggi sta diventando di moda,sembra che serva quasi a farsi pubblicità. che noia.

Ci sono operai e operai


thyssen acciai speciali terni. ci passi davanti e ti chiedi:come cazzo fai a lavorarci. eppure la mia città è nata su quelle acciaierie,erano migliaia negli anni 60 e con l'indotto tutta una intera città ci campava. gli operai facevano i turni e fuori turno lavoravano in nero come piccoli artigiani,perchè in realtà il lavoro fisso della fabbrica era un ripiego e non la loro vera occupazione. così per muratori,elettricisti,idraulici,falegnami,fabbri,pastori,contadini. dalle mie finestre,di notte,vedo la torre alta che sovrasta la fabbrica e una nube rossa che aleggia nella zona. i bagliori rossastri rendono il cielo di terni quasi spettrale,il rumore sordo rimbomba nella conca ternana. e la puzza:quando si arriva nella conca si avverte questo odore acido,dovuto anche alle industrie chimiche tutte poste - in maniera moooolto intelligente - nella conca,quindi senza un vero ricambio di aria. ex montedison,industrie chimiche,di vernici, l'alcantara (la fabbrica di quel bel tessuto morbidoso antimacchia) fino alla novamont che produce la controversa bioplastica dal mais:oltre alle acciaierie,sono tutte in una conca. ma vi rendete conto? sapete quante morti x tumore ci sono a terni? più della media nazionale,ovviamente. ma non è questo che volevo denunciare:volevo parlare degli operai di terni. nessuno qui ha manifestato,solo lo sciopero è stato fatto. campello sul clitunno e i 4 operai morti nella raffineria di olio è a 40km,ma anche lì si è sopportato tutto senza fare nulla. nessuno si muove. in questa regione c'è il menefreghismo più totale verso le emergenze sociali.i sindacati sono così collusi che non servono a nulla, e io l'ho toccato con mano. i controlli delle usl fanno ridere, e io l'ho visto con i miei occhi. ma è soprattutto questa mancanza totale di ribellione anche controproducente che è inaccettabile. sembriamo un paese mafioso:secondo me,l'umbria lo è in pieno. e mi spiace pensare agli operai di torino che verranno qui a lavorare,perchè secondo me non troveranno un reale miglioramento anche se la vita in una piccola città è + semplice.
gli operai sono una classe sociale oramai destinata all'estinzione:salviamoli.

domenica 9 dicembre 2007

decori&decori

un pò di coerenza - poffarbacco! - anche nei decori.
un bel babbo natale enorme al comune della mia città,bello nel suo rosso vestito che risalterebbe bene sul paramento murario a vista del palazzo antico. però impiccato. sì,a una bella corda bianca,con un bel cappio al collo. braccia e gambe penzoloni;gli farei tenere in una mano il sacco,moscio e rattoppato, e lo vorrei con la lingua di fuori e vagamente assomigliante a pluto,così almeno i bambini non si spaventano troppo.

un altro babbo natale a ponte milvio a roma:impiccato anche lui ma alla catena dei lucchetti famosi,col sacco moscio da cui fuoriescono cuoricini infranti.
(se sapessi disegnare!)

sabato 8 dicembre 2007

NONRASSEGNATASTAMPA

il 13 dicembre dalle 22 diretta web di 24 ore su http://www.nonrassegnatastampa.it/

copio-incollo dal sito:
Festeggeremo insieme un anno di storia dopo oltre 100 puntate di video satirici, liberi, indipendenti e senza censura. Un'esperienza estrema di satira, comicità, irriverenza, ironia, musica e perversione per ricordarci che con la volontà, la passione e l'impegno è possibile immaginare qualcosa di diverso.Se anche tu vuoi parlare di un'iniziativa, presentare un progetto o fare una denuncia ti aspettiamo in studio nello spazio "interviste senza filtro", via skype per i "fuori sede", con una mail per i "sedentari". Un'intera giornata dedicata a tutti noi che non ci rassegnamo ad una realtà mediatica distorta e artisticamente depressa.Non ti chiediamo contributi in denaro ma spirito d'iniziativa e creatività per aiutarci a pubblicizzare questa scommessa di 1.440 minuti in diretta, che potrai trasmettere anche sul tuo blog. Ogni giorno nel sito troverai un aggiornamento sullo stato dei lavori e attraverso lo spazio commenti potrai darci suggerimenti ed adesioni.

è un angolo di satira fai-da-te che nel web mancava:nessun "grillo" in testa o spazi tv con tette e culi in vista ma solo la loro comicità a commento dei fatti di cronaca politica e non. liberi e indipendenti. e svolazzanti nel web. aiutiamoli a svolazzare di più.

mercoledì 5 dicembre 2007

periodo accio

periodino del cactus e insofferenza verso chiunque. accendo la tv e i programmi sono per deficienti,persino le ricette di nonna pina e le rubriche di motori sembrano fatti su misura per dei lobotomizzati. si fa satira sul prezzo del pane poi clic ecco la pubblicità sull'ultimo modello di automobile che è dotato di navigatore supermegaultra che segnala anche quando devi sterzare in curva sennò vai dritto nel fosso. una presa per i fondelli unica. sto aspettando con ansia il natale:non perchè mi piace,anzi. lo odio. ma così tanto che rinnego anche la mia infanzia felice vissuta nell'ignoranza,che godeva della sorpresa dei doni. rinnego la magia di quell'atmosfera di attesa,della festa familiare. oggi che mi è preclusa ogni tavolata familiare per mancanza di protagonisti e ogni dono per mancanza di soldi, non mi è rimasto nulla di quella innocenza,quindi nulla da festeggiare. ma una cosa rimpiango: la mancanza assoluta di solitudine in quei giorni,anzi il gran casino dei giochi da tavolo e degli abbracci affettuosi a destra e manca.finto entusiasmo? vabbè può essere. ora è molto peggio però.

lunedì 3 dicembre 2007

passatempi

passatempo giocattolo divertente finchè va. finchè i problemi non ci riassorbono così tanto da farci desiderare un passatempo giocattolo più divertente del primo. e chissenefrega se il passatempo è una persona,tanto è un gioco.

non mi piace benigni

no,non mi piace Benigni quando recita Dante.non mi piace quando declama i versi senza dare risalto al testo,non mi piace quando copia un grande come Vittorio Sermonti di cui ricordo benissimo e con grande piacere le lezioni su radiorai3. è inutile,vai bene finchè fai satira politica,ma lascia Dante a chi lo studia da una vita e sa anche leggerlo,tanto l'ha assimilato. lascia perdere lacrimucce e sospiri, e non cercare consensi leggendo versi come quelli di Paolo e Francesca che capirebbero anche i grulli. per favore, a ognuno il suo.

oggi

la presenza costante di una tenaglia che stringe le tempie. la luce accecante della nebbia nella val padana che stanca gli occhi. foto che non ti appartengono,che sembrano ritrarre un'altra persona. abbracci dolci,abbracci forti,abbracci sinceri.pensieri che vanno al passato prossimo. pensieri che vanno al passato remoto. pensieri che vanno a qualcuno che non ti parla da giorni e ti manca un pò(la schiavitù dell'abitudine) perchè si parla solo di notte,che di giorno si pensa solo a sopravvivere a sè stessi.

venerdì 30 novembre 2007

pellicceria

"ma del mio caveau pieno di visoni e volpi argentate cosa ne devo fare? ora tutti questi animalisti e ecologisti della domenica manifestano dappertutto contro le pellicce,non è più possibile uscire di casa vestite decentemente!! sono costretta ad andare a messa pur di indossare qualcosetta di carino!va bene me ne disfo,tanto oramai è caldo e l'inverno non è più quello di una volta,mi basta tenere il leopardato sul letto...."

eh si cara,ora va di moda solo il pelo sullo stomaco:quello più alto è e meglio è. sicuramente fa compagnia a un altro Pelo,quello che tira e che smuove le masse.

abbasso il pelo,viva il pelo.

varie2

fa male credere alla notte
(e dopo di ciò posso anche buttarmi al fiume)

lunedì 26 novembre 2007

varie

girovagando ho letto blog più assurdi del mio. non ne sono felice. anzi,mi rammarico che si possa pensare anche solo di aprire certi blog-stronzata. poi leggo qui e mi rammarico ancor di più. addirittura c'è chi ha fatto i soldi pubblicando libri-stronzata magari che trattano di blog o frasi prese dai blog o cose simili. o di infantili errori di grammatica e di sintassi. mi rammarico perchè ovviamente non ci ho pensato io, a fare una cosa simile:addirittura in primo piano sui banchi delle librerie! i libri-stronzata vendono molto,soprattutto a natale. e magari gli autori fanno le comparsate in mille trasmissioni-stronzata,che vanno per la maggiore in una televisione-spazzatura. il trash non avrà mai fine,ma almeno fosse un trash interessante. siamo arrivati a definire tv colta una tv che ci propina programmi dove si parla sempre di come ce lo mettono nel culo: ogni puntata una posizione. nessuno però che ci dica come difenderci. basta la consapevolezza? anche questa è una presa per il culo. persino la satira più "in" è quella che ci vomita addosso le nefandezze della politica,come se non bastassero i tg (più comici dei tg cosa c'è?).
anche io faccio la stessa cosa:vomito e non offro anti emetici. mi servo dell'ovvio senza spremermi troppo,come tutti.
però almeno sogno.

venerdì 23 novembre 2007

ah ah ah

dunque: i blogger son visti come giovani privi di valori e pronti ad uccidere(vedi perugia e i vari tg che hanno sottolineato il fatto che i protagonisti avevano un blog o comunque navigavano in internet e usavano skype) o come persone che non avendo il coraggio di scendere in piazza fisicamente usano la piazza virtuale per sciorinare le loro idee politiche e non.

miopia benpensante o invidia da finti-intellettuali?

martedì 20 novembre 2007

1 - uno

" non ho voglia di parlarne.anzi è meglio se rimando tutto a domani e ora ci dormo su. buonanotte." ecco. bene,ho fatto l'ennesima frittata. imbranato come non mai non sono riuscito a farti distrarre,anzi ho rincarato la dose dell'incazzatura usando come unico argomento di conversazione proprio ciò che ti ha deluso. mi complimento per la scelta. eppure le nostre conversazioni in chat sono cominciate all'insegna del buonumore,quattro chiacchiere in libertà e qualche racconto più profondo,come quando ti ho detto del mio rapporto con la bottiglia,la tentatrice alcolica. accendere il pc per parlare con te o con altri è oramai un fatto meccanico,soprattutto alla sera:mi collego,trovo qualcuno,parlo del più e del meno rido scherzo m'incazzo rifletto sparlo. comunico qualcosa. ah! ricordi quando ti ho detto come cammino a volte? senza alcun suono tanto che mi sembra di volare in un universo fin troppo rumoroso. mi hai preso in giro e ci son rimasto di merda perchè mi sembrava una notizia sconvolgente..ma ammetto di essere io quello che è fuori di testa e che cammina rapito dai propri pensieri come in una nuvola,prima o poi un temporale mi fulminerà riportandomi a forza in mezzo al traffico: "ma sììì! volo praticamente! ora ti spiego.. " " non sono sicura di volerlo sapere." durissima,così dura che manco ho capito che era una battuta. una doccia fredda ma mi sta bene,così imparo a fare il giullare senza saperlo fare. chiudere il pc e provare a dedicarmi ad altri sport mi è sembrata la cosa più logica anche se l'ho fatto con l'amaro in bocca, con una sensazione di sconfitta rabbiosa che mi ha fatto riflettere sul significato di certi rapporti via chat. da masochisti,li chiamo:non ti vedi,non ti parli,pesti sui tasti come un deficente,se usi una parola al posto di un'altra apriti cielo,comincia il balletto dell'incomprensione. ma chi ce lo fa fare? poi succede tutto la sera,in quell'atmosfera ovattata e innaturale che hanno le case di notte. poche luci dentro giusto per non farti inciampare, l'aria chiusa che ti avvolge, fuori un muro nero sul quale rimbalzano i pensieri che ritornano a te deviati e a volte amplificati,un muro che ti fa sentire sempre più inscatolato pronto ad ascoltare solo te stesso. anche un dialogo diventa un monologo a due. così ho sempre cercato di conoscere le persone con cui chatto dovunque esse vivano perchè tutto poi riacquista una dimensione reale anche se il rapporto tramite pc rimane il meno dispendioso da usare per mantenere i contatti. però, senza voler fare i romanticoni della situazione e senza voler usare le solite immagini trite e ritrite, guardarsi nelle palle degli occhi è tutta un'altra cosa. anche con chi hai mandato affanculo molte volte virtualmente,anche con chi ti sta sulle balle, come con chi ti attira o chi ti piace fin troppo....finalmente li vedi e dopo la prima battuta cadono tutti morti stecchiti ai tuoi piedi! torni a casa più ricco e meno solo. già,è questo che ti racconti nel viaggio di ritorno. in realtà sei più solo di prima perchè loro son lontani e te sei sempre da solo davanti allo schermo, sempre nella stanza con le luci fioche e l'aria pesante che pesti sui tasti. e ti dai dell'imbranato perchè non servi a nulla,manco a far stare meglio un'amica triste a cui tieni molto ( ha la capacità di farti sentire una cacca spesso,però quando ci si mette ti capisce..almeno penso...forse no..sicuramente mi fa riflettere). mi sto sopravvalutando,meglio che vada a letto. "buonanotte."

domenica 18 novembre 2007

ultras:una fede,una religione(o una setta?)

ho cercato di capire la filosofia che c'è dietro questi gruppi di persone chiamati genericamente ultras parlando con loro e spulciando il web. ho trovato un manifesto che la dice lunga,lo riporto pari:
"Per tutti gli ultras ....Libertà che è nelle vene, libertà che m'appartiene..
L'ultras non ha un nome per il mondo esterno, solo gli amici lo conoscono. L'ultras non ha volto, spesso un cappuccio gli copre la testa, una sciarpa la bocca. L'ultras non si veste in modo normale, non segue le mode, boccia le novità. Quando sale su un treno, cammina su un marciapiede anche se non ha vessilli della propria squadra, lo riconosci. L'ultras attacca se attaccato, aiuta nel bisogno. L'ultras non smette di essere tale appena si toglie la sciarpetta o rientra a casa dopo una trasferta, continua a lottare 7 giorni su 7. L'ultras veterano dà l'esempio a quello giovane, e quello giovane rispetta il veterano. L'ultras giovane è fiero di stare al lato del veterano, di imparare dalle sue critiche e inorgogliosirsi dai suoi complimenti. Quando la gente guarda un ultras non lo capisce, e lui non vuole essere capito dalla gente, non dà spiegazioni sul suo modo di essere. Ogni ultras è diverso, c'è quello che veste solo materiale ultras e della sua squadra e quello che non ha neanche una maglietta del suo gruppo. C'è quello che si muove solo col gruppo e quello che fa gruppo per sè. Gli ultras sono diversi ma li unisce lo smisurato senso di appartenenza al proprio gruppo, l'amore per la maglia, la tenacia nel resistere oltre 90 minuti in piedi sotto la pioggia o al freddo, li unisce il riscaldarsi con un coro cantato a squarciagola, li unisce la sicurezza dell'amico che gli dorme accanto sul treno che ti riporta dalla trasferta, li unisce la passeggiata goliardica nella città avversaria, li unisce la gioia di partire per una trasferta e la stanchezza del ritorno, li unisce quel panino diviso in due dopo ore di digiuno, li unisce quella sigaretta offerta nello scompartimento e ridata in curva, li unisce quella litigata sull'esterno sinistro panchinaro fatta nella penombra di un treno notturno, li unisce quello sguardo, li unisce la mentalità. Le cose che ci uniscono, contemporaneamente ci dividono dal mondo esterno, ci allontanano da genitori preoccupati, da amici scandalizzati o impauriti e da parenti e conoscenti disgustati. L'ultras è l'eccezione alla regola, è l'inaspettato che ti sorprende, è la sorpresa che ti smorza il sorriso quando pensi di averla fatta franca. L'ultras è anche il braccio che ti tira sul vagone prima che si chiudono le porte. L'ultras non è violenza gratuita, è la difesa intransigente di uno stile di vita messo in pericolo da biglietti nominativi, dalle pay-tv, dall'imborghesimento delle nuove generazioni, dalla tv-spazzatura e, soprattutto, dalla repressione. L'ultras è questo e molto altro, altri sentimenti non rinchiudibili in parole, incomprensibili alla gente comune che preferisce vivere dietro un vetro piuttosto che infrangerlo e entrare nella realtà, fredda e piovosa"

un pò infantile,un pò retrò;uno spirito di gruppo che limita e rinchiude. passi il resistere al freddo e alla pioggia per vedere ciò che si vuole,ma il fatto di non voler dare spiegazioni fiero di essere un "diverso" (come se la massa fosse solo intesa in senso negativo,una massa di pecore) è come mitizzare un qualcosa che poi sarebbe normale se solo non si sottolineasse l'unicità di ogni comportamento. avere interessi comuni,vestirsi fuori moda,aiutare gli altri,ascoltare chi è più grande di te:non mi sembrano cose così particolari che solo gli ultras fanno.
un'altra cosa:la scritta e adesso ammazzateci tutti è di una associazione contro la mafia. cazzo c'entra stenderla in uno stadio evidentemente rivolta alle forze dell'ordine? allora mettiamo sullo stesso piano mafia e forze dell'ordine,un paragone che non regge. il fatto di eliminare chiunque si metta contro o faccia uno sgarro cosa ci azzecca con la morte di ragazzi uccisi da una pallottola "per caso" o qualche manganellata di troppo?

universo universitario depravato(sì,ma danaroso e da spremere ben bene)

con la noiosa faccenda perugina mezza italia ha capito che la vita degli studenti universitari è fatta di sesso droga e rock'n roll. l'altra mezza già lo sa perchè bene o male è laureata o comunque ha studiato fuori sede e ha vissuto come tanti studenti universitari fanno. forse a casa propria,nella gabbia dorata della famiglia, lo studente modello studia e basta. il resto lo fa fuori casa:beve con gli amici,si fa qualche canna,ha una vita sessuale(normale,frustrante o intensa a seconda del carattere),fa il tour dei locali la sera per incontrare amici o conoscere gente nuova oltre che per ascoltare musica ogni tanto. ma per i puritani vale solo quello che si fa in casa perchè fuori c'è la perdizione,le tentazioni,meglio non sapere. eppure sono decenni che gli studenti universitari vivono così,anzi negli anni 70 l'impegno politico aggiungeva il brivido di cortei e manganelli che oggi molti hanno scordato. i laureati di quegli anni oggi hanno figli ventenni:si spera che non rinneghino la loro gioventù,si spera che non abbiano la memoria corta.

ma l'universo universitario è una risorsa economica che non si può sottovalutare: diamo tutta la colpa alle loro "intemperanze" -si sa,sò regazzi - però salviamo i soldi che ci portano (in nero) pagando affitti startosferici di case orribili,di cantine ammuffite arredate finto-monolocale,pagando una birra al giorno (fate i calcoli di quanti euro spenda una persona che va al pub ogni sera) e anche fumando robetta che va per la maggiore e alimenta un bel giro ricco. la corsa per cercare di "recuperare l'immagine di una città universitaria piena di pericoli e vita dissoluta" è solo una corsa fatta con la paura di vedere diminuire gli studenti da spremere. siamo tutti puritani,ma non di fronte a un bel gruzzoletto facile facile.

difficile centrare una tazza del cesso figuriamoci quella da tè..

sabato 17 novembre 2007

avrei voluto ma

avrei voluto
essere a genova oggi ma nisba

non amo le manifestazioni ma a questa avrei voluto partecipare con tutto il cuore. don Gallo mi piace,mi piace il suo lavoro forse in contrapposizione ad altre primedonne che non sopporto. un uso della tonaca che approvo. anche se non ho alcuna fiducia nella giustizia italiana ho però fiducia ancora nel cuore e nell'intelligenza delle persone,sia che indossino divise,toghe o maglie del Che.un abbraccio virtuale a tutti i partecipanti.

ore 16,30:sto seguendo le immagini su la7 con la paura di veder spuntare gente mascherata armata di bastoni(in divisa o senza). non è possibile in un paese cosiddetto democratico pensare che ad ogni manifestazione possa avvenire una carneficina.

ore 17,20: "skinheads contro il razzismo" :uno striscione che mi devono spiegare..
comunque tiro un sospiro di sollievo vedendo che il corteo è arrivato in piazza sano e salvo.


[ore 0,44 del 18/11: gli skinheads contro il razzismo come gli sharp sono una frangia degli skinheads che riprende l'originaria matrice proletaria non razzista e in italia spesso sono ultras,diversamente politicizzati]